
Per realizzare il braccialetto i ricercatori hanno preso un sensore usato normalmente per regolare il colore nei televisori, a cui attraverso un algoritmo è stato ‘insegnato’ a distinguere tra la luce emessa tipicamente da uno schermo, che ha caratteristiche dinamiche, e quella ad esempio di una lampadina.
Nei primi test, spiega Richard Fletcher, che coordina lo studio, il braccialetto ha raggiunto un’accuratezza dell’80-90% nella determinazione del tempo passato davanti allo schermo, migliore del 50-80% che si ottiene chiedendo ai genitori di fare una stima in base alla propria memoria.
“Il tempo passato davanti allo schermo ha effetti deleteri sulla salute, soprattutto dei bambini – sottolinea – La luce blu degli schermi altera l’orologio biologico, e disturba il sonno. Può avere un effetto sulla produzione di certi ormoni coinvolti nel diabete, nel’obesitĂ e nella fame, e la sedentarietĂ che deriva da un tempo eccessivo passato davanti allo schermo provoca obesitĂ e altri problemi di salute”.
