Tumori. E se fosse tutta colpa di un errore genetico casuale?

(Reuters Health) – Un errore casuale di “copiatura” durante la replicazione del DNA. Sarebbe questo il fattore che determina i due terzi dei casi di cancro. A valutare l’impatto della casualità nello sviluppo di un tumore è stata una ricerca coordinata da Bert Vogelstein, genetista del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center di Baltimora, e Cristian Tomasetti, matematico, della Johns Hopkins University, sempre a Baltimora. Lo studio è stato pubblicato su Science.

I risultati dello studio sono basati sul sequenziamento genetico e su studi nel campo oncologico provenienti da 69 Paesi. Il team ha sviluppato un modello matematico, osservando in particolare le mutazioni che portano alla crescita di cellule neoplastiche in 32 diversi tipi di cancro. Anche se si osservava una variazione all’interno di tumori specifici, nel complesso i ricercatori americano hanno stimato che il 66% delle mutazioni in questi tumori era un risultato di errori durante la replicazione del DNA, mentre il 29% era dovuto agli stili di vita e ai fattori ambientali. Infine, il restante 5% sarebbe riconducibile a ereditarietà. “Questo tumori si verificherebbero comunque”, ha dichiarato Vogelstein. Ma sebbene la gran parte di queste mutazioni non possa essere evitata, i ricercatori hanno sottolineato che diagnosi precoce e opportuna terapia possono comunque prevenire molte morti, indipendentemente dalla causa. Dunque le persone non dovrebbero mai ignorare i consigli per la prevenzione del cancro, come mantenere un peso sano o evitare di fumare.

Fonte: Science 2017

 Julie Steenhuysen

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

 

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