Tumore del pancreas: estratto della cannabis potrebbe triplicare la sopravvivenza

Nuove speranze di cura per il tumore del pancreas potrebbero arrivare da un composto della cannabis. Da uno studio condotto su topi dai ricercatori della Queen Mary University di Londra e della Curtin University, in Australia, è emerso che il cannabidiolo, in associazione a chemioterapia, è in grado a triplicare la sopravvivenza. La ricerca è stata pubblicata su Oncogene.

La ricerca
“Si tratta di un risultato degno di nota – afferma l’autore principale del lavoro, Marco Falasca dell’ateneo londinese – Abbiamo visto che topi con cancro al pancreas sopravvivono quasi tre volte di più se una sostanza estratta dalla cannabis si aggiunge al loro trattamento chemioterapico con gemcitabina”.

Il cannabidiolo è già approvato per l’uso clinico, specifica, “e ciò significa che potremo rapidamente passare ai test clinici su pazienti. Se riusciremo a replicare gli stessi risultati sulle persone, il cannabidiolo potrebbe entrare in uso quasi immediatamente senza dover aspettare i tempi tecnici di approvazione di ogni nuovo farmaco da parte delle autorità regolatorie”.

Quello al pancreas è un cancro molto aggressivo e tra quelli meno curabili. Negli ultimi 40 anni poco o nulla è cambiato per l’aspettativa di vita dei pazienti e il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi resta inferiore al 7%. C’è urgente bisogno di nuove cure quindi, sottolinea Falasca.

Il cannabidiolo, peraltro, non è una sostanza psicoattiva quindi non ha effetti collaterali come altre molecole della cannabis. Infine, il cannabidiolo è noto anche per la sua efficacia nel ridurre gli effetti avversi della chemio, nausea, diarrea, vomito, quindi aumenterebbe anche la qualità di vita dei pazienti.

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