
Lo studio
I farmaci, testati negli ospedali di Manchester su 257 donne con tumori di 1-3 centimetri di dimensione, hanno preso come bersaglio una particolare proteina, Her2, a cui sono positivi i tumori al seno in un caso su 10, e che risultano particolarmente aggressivi. I medici non si aspettavano però di avere dei risultati così buoni. Stavano infatti studiando come i farmaci cambiano i tumori nel breve arco di tempo che passa dalla diagnosi alla rimozione chirurgica. Ma al momento dell’operazione, in alcuni casi non c’erano più segni del cancro. Entrambi i farmaci, si è visto, hanno attaccato la proteina Her2, che alimenta la crescita di alcuni tipi di cancro al seno.
Il Trastuzumab lavora sulla superficie delle cellule tumorali, mentre il lapatinib riesce a penetrarci dentro e mettere fuori gioco la proteina. In meno di due settimane di terapia, il cancro è sparito completamente nell’11% dei casi, e si è rimpicciolito di 5 millimetri in un altro 17% di pazienti. Attualmente, per le donne con tumore positivo alla proteina Her2, la terapia è prima chirurgica, seguita da chemioterapia e Trastuzumab. Tuttavia serviranno ora sperimentazioni più ampie, per vedere anche il rischio di recidive.
