Trauma cranico: un paziente su due non fa controlli dopo tre mesi

(Reuters Health) – Dopo un trauma cranico, meno di un paziente su due visitato in pronto soccorso si fa controllare a distanza di tre mesi. È quanto emerge una ricerca pubblicata da JAMA Network Open e guidata da Seth Seabury della Keck School of Medicine della University of Southern California di Los Angeles.

Lo studio
I ricercatori hanno esaminato i dati relativi a 831 pazienti trattati per lesioni cerebrali lievi in 11 centri traumatologici degli USA. Complessivamente, solo il 44% dei pazienti, e solo il 52% delle persone con commozione cerebrale da moderata a grave, hanno ricevuto un controllo. Il problema, secondo gli stessi autori, potrebbe però dipendere dal fatto che in pochi ricevono indicazioni sui follow-up successivi a una commozione cerebrale. Solo il 42% degli stessi pazienti intervistati, infatti, ha riferito di aver ricevuto materiali didattici dall’ospedale al momento della dimissione che consigliavano cosa fare dopo una lieve lesione cerebrale e solo il 27% dei pazienti ha ricevuto una chiamata dall’ospedale che li invitava al controllo entro due settimane. Tutti i pazienti dello studio erano stati sottoposti a scansioni cerebrali che confermavano un trauma cranico lieve. Se avevano perso conoscenza era stato per meno di 30 minuti e se avevano avuto amnesia, si era risolta in 24 ore. La maggior parte dei casi di commozione cerebrale, inoltre, si era verificata a seguito di un incidente stradale e circa il 6% sarebbe stata dovuta a violenza o aggressione. Circa un terzo dei pazienti è stato dimesso dal pronto soccorso, mentre il 44% ha avuto un ricovero e il 22% è stato ricoverato in terapia intensiva.

Fonte: JAMA Network Open
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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