Terra e Luna più vecchi di quello che si pensa

Secondo uno studio presentato alla Conferenza di Geochimica Goldschmidt a Sacramento, in California, il gigantesco impatto tra l’antenato della Terra e un corpo di dimensioni planetarie, con conseguente creazione della Luna, si sarebbe verificato circa 40 milioni di anni dopo l’inizio della formazione del sistema solare. Questo significherebbe che, la fase finale della formazione della Terra, sarebbe da spostarsi indietro di circa 60 milioni di anni. Geochimici dell’Università di Lorraine a Nancy, in Francia, hanno scoperto un segnale isotopico che indicherebbe come i precedenti calcoli relativi alla datazione della Terra e della Luna sarebbero sottostimati. Guardando indietro nel “Tempo Profondo”, diventa sempre più difficile datare eventi precoci riguardanti il nostro pianeta. L’analisi dello xeno, presente in reperti di quarzo sudafricano e australiano, datati rispettivamente a circa 3,4 e 2,7 miliardi di anni, ha permesso ai ricercatori di confrontare gli attuali rapporti isotopici dello xeno con quelli che esistevano miliardi di anni fa. Ricalibrare le tecniche di datazione con l’antico gas, ha permesso loro di affinare la stima di quando la Terra cominciò a formarsi. Il gas sigillato in questi reperti di quarzo, è stato conservato come in una “capsula del tempo”, permettendo di calcolare quando si formò l’atmosfera, momento probabilmente coincidente con la collisione della Terra con un corpo di dimensioni planetarie e conseguente formazione della Luna. Questi risultati indicherebbero che sia il nostro Pianeta che la Luna sarebbero più vecchi di quanto si credesse. (Fonte: European Association of Geochemistry).

Lucia Limiti

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