
“I pazienti oncologici non dovrebbero essere automaticamente esclusi dalla TAVR”, dice Ahmed Bendary della Benha University Faculty of Medicine di Benha, principale autore dello studio. “Parlarne con gli oncologi potrebbe aiutare a perfezionare il processo di valutazione del rischio per escludere i pazienti con neoplasie in cui la TAVR sarebbe davvero vana”.
La metanalisi
Il team di Bendary ha valutato gli esiti della TAVR in pazienti con o senza cancro attivo nella loro revisione sistematica e metanalisi di tre studi con un totale di 5.162 pazienti (368 con cancro attivo).
Nel complesso, la mortalità per tutte le cause a 30 giorni non differiva significativamente tra i pazienti con o senza cancro attivo. Invece, la mortalità per tutte le cause al follow-up di un anno era il 71% più elevata tra i pazienti con cancro attivo che tra quelli non oncologici.
I risultati sono stati differenti a seconda dello stadio del tumore. I tassi di mortalità per tutte le cause a 30 giorni e a un anno sono risultati simili nei pazienti non oncologici e in quelli con neoplasie in stadi non avanzati.
Al contrario, i pazienti con tumori in stadi avanzati hanno presentato una mortalità simile per tutte le cause a 30 giorni, ma tassi significativamente superiori di mortalità per tutte le cause a un anno.
La mortalità per tutte le cause a un anno era di 2,33 volte più elevata in pazienti con un tumore in stadio avanzato che in quelli con una neoplasia limitata.
I tassi di successo della tecnica non hanno differito significativamente tra i gruppi di pazienti e non sono emerse differenze significative nei tassi a 30 giorni di sanguinamento, ictus o lesione renale acuta. Tuttavia, i pazienti oncologici presentavano un rischio del 29% più elevato di avere bisogno di un pacemaker post-intervento (P=0,01).
“Le decisioni sul trattamento dovrebbero rimanere ampiamente individualizzate in questa sotto-categoria di pazienti complessi, considerando che il cancro attivo non è rappresentato nei punteggi di rischio pre-operatorio e che lo stadio del tumore potrebbe contare”, concludono gli autori.
Fonte: Reuters Health News
Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
