
La ricerca
Oltre a confermare ancora una volta la validitĂ della relativitĂ generale, il risultato rappresenta una prima assoluta e nei prossimi anni aiuterĂ a misurare la massa di molti altri oggetti celesti altrimenti impossibili da ‘pesare’. A fare da apripista, in questo studio, è stata la stella Stein 2051 B, che ha rivelato una massa pari al 68% di quella del nostro Sole.
Si tratta di una nana bianca, ovvero una stella allo stadio finale della sua evoluzione che ha bruciato tutto il ‘carburante’: comprendere meglio le sue caratteristiche sarĂ fondamentale per ricostruire la storia e prevede il futuro della Via Lattea, dove il 97% delle stelle sono o diventeranno nane bianche. “Einstein sarebbe orgoglioso di questo risultato: una delle sue previsioni chiave ha superato una prova osservazionale molto rigorosa”, commenta l’astrofisico Terry Oswalt della Embry- Riddle Aeronautical University, in Florida.
