Sonno: vecchi e nuovi ricordi si rinforzano

Il sonno è la fase in cui immagazziniamo i ricordi, le esperienza che viviamo durante il giorno e così via. Ma le ora di sonno aiutano anche a consolidare, oltre che ad archiviare, i ricordi, sia quelli freschi che quelli di qualche tempo. A rivelarlo è uno studio guidato dall’Università di York, nel Regno Unito e pubblicato su Cortex.

La ricerca
Quando tiriamo fuori un ricordo dalla nostra mente, questo viene ‘aggiornato’ con le informazioni di cui disponiamo in quel momento: la nuova versione non si sovrappone alla prima ma si crea come un doppione rivisitato che viene anch’esso archiviato. Il sonno ci aiuta a consolidare la nuova versione e quella originaria di una stessa esperienza. Secondo i ricercatori dormire ci aiuta ad usare la nostra memoria nel modo più flessibile e adattabile, rafforzando appunto le versioni nuove e vecchie dello stesso ricordo.

Per arrivare a questa conclusione sono state prese in esame 60 persone, che divise in due gruppi hanno appreso la collocazione di una parola su uno schermo. Poi, in una prima fase dell’esperimento, le parole sono state collocate al centro ed è stato chiesto ai partecipanti di ricordare dove erano poste originariamente. In una seconda fase, invece, alla metà di loro stato chiesto di dormire per 90 minuti, mentre l’altra metà è rimasta sveglia.

A seguito di questo è stato effettuato un nuovo test, sempre relativo alla collocazione delle parole. Se da un lato pressoché tutti i partecipanti hanno indicato una collocazione simile a quella del primo esperimento, segno che l’aggiornamento del ricordo era avvenuto correttamente, la collocazione indicata dal gruppo che aveva dormito era più vicina in termini di distanza sia a quella originaria della parola che a quella rivisitata della prova precedente.

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