
Come funziona
L’interfaccia è stata testata per oltre 28 settimane. Grazie all’attività cerebrale e alla trasmissione degli inpulsi tramite la macchina, le varie lettere appaiono sullo schermo di un computer, formulando diverse parole. La persona con un ‘click’ attraverso il battito di ciglia è in grado di scegliere la parola alla quale aveva pensato e quindi comunicare. Il rischio legato a questa nuova tecnologia è il ricorso alla chirurgia per l’impianto dell’interfaccia, con tutte le conseguenze post operatorie per un paziente che già si trova in una condizione particolare. Il prossimo passo da compiere sarà quello di semplificare il processo e di testare su più pazienti l’interfaccia per poi intraprendere uno studio clinico su vasta scala.
Fonte: New England Journal
Gene Emery
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
