
La ricerca
I risultati sono stati ottenuti da Marisa Benagiano nello studio coordinato da Mario Milco D’Elios della Lupus Clinic dell’UniversitĂ di Firenze insieme con Pier Luigi Meroni dell’IRCCS Auxologico di Milano e Jacopo Romagnoli dell’UniversitĂ Cattolica di Roma. “Abbiamo dimostrato – spiega D’Elios – che l’infiammazione delle arterie è la causa dell’aterosclerosi e delle trombosi nei pazienti affetti da sindrome da anticorpi antifosofolipidi”.
La sindrome ogni anno viene diagnosticata a 5 persone ogni 100.000 ed è la causa del 14% di tutti gli ictus, dell’11% di tutti i casi di infarto del miocardio, del 10% di tutte le trombosi venose profonde, del 9% della poliabortivitĂ spontanea, spiega D’Elios. Infatti, la sindrome è caratterizzata da trombosi arteriose e venose nonchĂ© poliabortivitĂ , precisa. “Noi abbiamo scoperto – spiega – che alla base delle trombosi vi è una attivazione abnorme nelle placche aterosclerotiche di linfociti che producono sostanze che attivano le trombosi. Abbiamo anche scoperto la molecola (un ‘autoantigene’) responsabile di attivare i linfociti T nelle placche”.
“La nostra scoperta – conclude – consentirĂ di mettere a punto nuove terapie mirate e personalizzate per la cura della sindrome, basate sulla modulazione del sistema immunitario in modo da ridurre i processi infiammatori e l’attivazione abnorme dei linfociti T che scatenano la rottura delle placche arterosclerotiche e quindi la trombosi”.
