Scoperto il codice a barre che silenzia i geni nelle cellule

il ‘codice a barre’ che nelle cellule aiuta a silenziare i geni, vestendo o spogliando il Dna dei propri abiti. Associato allo sviluppo di alcune leucemie e a disturbi dello sviluppo, potrebbe essere la chiave per terapie mirate contro queste malattie. Il suo funzionamento e’ illustrato sulla rivista Nature Genetics dai ricercatori dell’Universita’  americana della Carolina del Nord, coordinati da Greg Wang, insieme ai colleghi dell’Universita’  della California a Riverside.

“I meccanismi dell’epigenetica, cioe’  il vestito che indossano i geni, sono poco conosciuti dal punto di vista biochimico. Questa ricerca – spiega Giuseppe Novelli, genetista dell’Universita’  di Tor Vergata, a Roma – apre una finestra nuova per capire come il vestito dell’Istone H3, una delle proteine piu’  importanti che legano il Dna, reprime l’espressione di geni limitrofi. Questo aspetto e’  cruciale – prosegue  – nel regolare il destino di una cellula e nel mantenere la sua specializzazione, che perde invece quando diventa tumorale. Poiche’  questo processo non e’  irreversibile, ci si puo’  infatti spogliare dei propri vestiti, e’  importante capire proprio come fanno i geni a spogliarsi o a rivestirsi”, precisa Novelli.

Per farlo, gli autori dello studio si sono concentrati sulla proteina Bahcc1, in grado di silenziare i geni riconoscendo specifiche etichette molecolari. Un meccanismo, ipotizzano gli studiosi, cosi’  antico dal punto di vista evolutivo da essere presente non solo nel regno animale, ma anche in funghi e piante. Per studiare questo nuovo codice cellulare, gli autori hanno utilizzato la tecnica del taglia-incolla il Dna, Crispr-cas9, premiata con il Nobel per la Chimica 2020. Hanno, cosi’ , scoperto che un’elevata attivita’  del gene per la proteina Bahcc1 e’  associata ad alcune forme di leucemia. “Il nostro interesse verso il sistema della proteina Bahcc1 – spiega Wang, tra i coordinatori della ricerca – nasce dal suo coinvolgimento in alcune leucemie, in cui la proteina Bahcc1 interviene per mettere a tacere i geni soppressori del tumore e per promuovere, cosi’ , un programma di sviluppo tumorale”.   Un aspetto che, secondo Novelli, potrebbe essere sfruttato per mettere a punto terapie mirate. “Avere scoperto, infatti, che la proteina Bahcc1 e’  praticamente necessaria al Dna per spogliarsi o rivestirsi – conclude il genetista – la rende un nuovo bersaglio che puo’  aprire la strada a cosiddetti epi-farmaci, cioe’  a farmaci che agiscono sugli interruttori e silenziatori dei geni”.

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