Sclerosi multipla: una molecola aiuta a capirne l’origine

neuroniUna scoperta tutta italiana potrebbe aprire le porte a nuove cure per contrastare la Sclerosi Multipla. I ricercatori dell’Università di Genova, coordinati da Antonio Uccelli, hanno scoperto una molecola che potrebbe aiutare a capire l’origine di questa malattia perché gioca un ruolo di primo piano nell’origine delle infiammazioni del Sistema nervoso centrale. Alla ricerca, cofinanziata dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism) e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e pubblicata su Acta Neuropathologica, hanno partecipato le Università di Bari e Parma, con gli istituti Mario Negri e San Raffaele di Milano.

La scoperta
La molecola, indicata con la sigla NG2, appartiene alla famiglia dei proteoglicani e sembra giocare un ruolo importante nel processo ci costruzione della guaina che protegge i neuroni, formata da una sostanza chiamata mielina. Secondo Uccelli, direttore del Centro Sclerosi Multipla dell’Università di Genova, la migliore comprensione del ruolo di NG2 nel controllo dell’infiammazione cerebrale e della mielinizzazione potrebbe in futuro avere risvolti terapeutici per malattie come la sclerosi multipla.

“NG2 è una macromolecola espressa da numerose cellule del sistema nervoso centrale tra cui quelle che producono la mielina ed altre che contribuiscono a formare la barriera ematoencefalica, barriera fondamentale per il passaggio di cellule e proteine dal sangue al cervello – spiega Giovanni Ferrara, autore principale di questa scoperta – Abbiamo notato che anche cellule del sistema immunitario tra cui le cellule dendritiche, che orchestrano l’aggressione al sistema nervoso in corso di sclerosi multipla, esprimono NG2. In assenza di NG2 le cellule dendritiche risultano meno capaci di innescare una risposta infiammatoria nel cervello”.

Post correlati

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024