Sci: in pista sicuri con il “galateo” della neve

sci_famigliaL’ultimo gioiello della tecnologia ‘salva-vita’ è stato indossato nei campionati mondiali di motociclismo e discesa libera, divenendo immediatamente l’accessorio più cool.È una conchiglia da pochi grammi che si indossa e, in presenza di un impatto violento, si apre come un air-bag in meno di 100 millesimi.Intanto paraschiena, caschi, sci, scarponi, attacchi, occhialoni e racchette da neve sono le attrezzature necessarie per lo sci. Come si scelgono? È  spiegato nelle nuove linee guida ‘Neve in pista , casco in testa” dell’Ente Italiano di Normazione (Uni), organismo che ha contribuito alla creazione delle regole in materia (Legge 363/2003, Decreto Ministero infrastrutture e trasporti 20.12.2005 e del Ministero della salute 2.3.2006). In Italia, ogni inverno, sono oltre 3,5 milioni i praticanti delle diverse discipline della neve. I monti ricoprono il 50% della penisola, sono circa 2.300 gli impianti di risalita con più di 300 stazioni sciistiche di rilievo, 7.800 km di piste da sci alpino e 13.400 km di piste da fondo – si legge nel documento.

Casco, occhiali, para-schiena
Il casco, ricorda l’Uni, è obbligatorio fino ai 14 anni di età (legge 363/2001) e quelli ammessi in pista sono marcati secondo la norma EN 1077 e CE. Si dividono in due tipi: la classe A include i caschi più coprenti, usati a livello agonistico. Più sicuri, ma meno comodi, sono indicati per sci alpino, snowboard e attività simili.  La classe B include caschi più leggeri, ma che proteggono un’area più ridotta della testa e offrono un minore grado di protezione contro la penetrazione. Pregi e difetti delle due classi vanno riportati sul libretto di istruzioni allegato al casco. Il sottogola, ricorda Uni, non deve avere la mentoniera e il casco non va indossato troppo indietro sulla nuca, deve coprire anche la fronte. Se subisce un urto violento va sostituito. Gli occhialoni – prosegue Uni – non devono avere bordi taglienti, devono evitare l’entrata di neve o acqua e avere un sistema di ricambio di aria. Quelli sicuri sono marcati CE. Gli scarponi seguono la norma ISO 5355 perché si incastrino perfettamente agli attacchi degli sci (ISO 9462) e perché, in caso di torsione della gamba, si liberino immediatamente.I para-schiena, nati per l’uso motociclistico, sono scudi che proteggono la colonna vertebrale, e vanno indossati sotto la giacca a vento.Gli sci vanno sottoposti ad adeguata manutenzione: le lamine vanno trattate affinché tengano soprattutto sul ghiaccio, con scioline liquide di facile applicazione. Per la regolazione degli attacchi si deve considerare il peso, l’altezza, l’età, la capacità di sciare e la lunghezza della suola degli scarponi.

Il decalogo per la pista
L’Uni ricorda inoltre il decalogo del galateo in pista: 1/rispetto per gli altri; 2/padronanza della velocità e del comportamento; 3/scelta a monte della direzione per evitare collisioni con chi è a valle; 4/sorpassi senza intralciare; 5/immissione in pista e in incroci rispettando la precedenza di chi viene da destra o secondo indicazioni; 6/soste sicure e sempre ai bordi delle piste; 7/ risalite solo ai bordi; 8/rispetto della segnaletica; 9/prestare soccorso in caso di incidente; 10/in caso di coinvolgimento o se si è stati testimone di incidente si devono dare le proprie generalità. Il documento completo si trova sul portale www.uni.com.

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