
Lo studio
Lo studio ha valutato la probabilità di sviluppare problemi cardiaci tra le persone di diverso peso considerate sane a livello metabolico, cioè non affette da malattie come diabete, ipertensione o colesterolo elevato. In particolare, Thomas e colleghi hanno esaminato l’indice di massa corporea di 3,5 milioni di adulti che non soffrivano, almeno inizialmente, di malattie cardiache. Circa il 3% di questi era sottopeso senza anomalie metaboliche, il 38% era normopeso e sano a livello metabolico, il 26% era in sovrappeso, ma sempre senza problemi metabolici, e il 15% era obeso. Indipendentemente dal BMI, comunque, secondo i ricercatori, i problemi metabolici erano rari. Dai risultati è emerso che gli obesi, anche se metabolicamente sani, avevano il 49% in più di probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e quasi il doppio di andare incontro a insufficienza cardiaca rispetto alla persone di peso normale e senza anomalie metaboliche. Anche gli individui in sovrappeso senza anomalie metaboliche avevano un rischio maggiore di malattie cardiache rispetto a persone metabolicamente sane ma con peso normale. Le persone, invece, che erano sottopeso e sempre metabolicamente normali avevano un maggior rischio di malattie vascolari rispetto ai normopeso. “Le persone non dovrebbero basarsi solo sul loro BMI per valutare la propria salute – ha sottolineato Jennifer Bea, ricercatore all’Università dell’Arizona a Tucson e autore di un editoriale che ha accompagnato l’articolo -. Puoi avere un indice di massa corporea normale ma un tono muscolare basso e poca massa ossea, quindi avere una percentuale elevata di massa grassa. E anche i normopeso possono avere disfunzioni metaboliche ed essere a rischio”
Fonte: Journal of the American College of Cardiology
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
