Il DNA che ereditiamo dai nostri genitori stabilisce se abbiamo occhi marroni o blu, capelli neri o rossi, se siamo maschi o femmine. Il DNA può anche influenzare lo sviluppo di determinate patologie come la fibrosi cistica, l’emofilia, la neurofibromatosi o il morbo di Crohn solo per nominarne alcune. Ma, un recente studio, ha riscontrato un drammatico declino della diversificazione genica nelle stirpi maschili che si sarebbe verificato fra le quattro e le otto migliaia di anni fa. Ciò sarebbe correlato all’accumulo di ricchezze materiali, mentre nelle donne la diversità genetica tendeva ad aumentare. Al posto di una “sopravvivenza del più adatto” in senso biologico, l’accumulo di ricchezza e potere potrebbe quindi aver incrementato il successo riproduttivo di un numero limitato di maschi “socialmente idonei”. Fra gli scienziati è acclarato che, circa 50.000 anni fa quando un sottogruppo di esseri umani ha lasciato l’Africa migrando nel resto del Mondo, si sia verificato un “collo di bottiglia” per la diversificazione genetica. Le firme di questo fenomeno appaiono nella maggior parte dei geni delle popolazioni non africane, che sono stati ereditati da entrambi i genitori o soltanto dalle linee genetiche materne. Un secondo collo di bottiglia, dunque, è stato identificato in una fase successiva, durante un periodo di crescita globale, quando gli esseri umani in diverse parti del mondo sono divenuti agricoltori sedentari. Lo studio della storia genetica della nostra razza è importante al fine di comprendere i livelli basilari di variazione genetica: avere un elevato livello di diversità genetica è di beneficio per l’umanità per diverse ragioni. In primo luogo, quando i geni dei soggetti di una popolazione variano ampiamente, il gruppo ha una maggiore probabilità di sopravvivere e prosperare, soprattutto contro le malattie. Inoltre, questo fenomeno potrebbe anche ridurre le probabilità di trasmettere tratti genetici sfavorevoli, che potrebbero indebolire una specie nel tempo. (Genome Research online 2015, pubblicato il 16/3)
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