
Si stima che non siano più di 600.000 gli utenti, spiegano gli esperti, a fronte di una popolazione complessiva sofferente di circa 3,6 milioni unità. Negli ultimi 10 anni il numero dei pazienti seguiti dai servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza è quasi raddoppiato (+5% nuove richieste all’anno dal 2004 ad oggi), mentre il numero degli operatori continua a diminuire (-10%). “L’Italia ha buoni modelli, normative e linee di indirizzo, ma assai poco applicate e con ampie disuguaglianze inter-regionali”, afferma Antonella Costantino, Presidente della Società. “Lo stanziamento di risorse da parte delle Regioni continua ad essere insufficiente”.
Il rapporto punta il dito sulle differenze regionali. “Particolarmente critica è la situazione relativa ai posti letto di ricovero – continua Bernardo dalla Bernardina, past president SINPIA -. Oggi ci sono in Italia solo 325 posti letto di neuropsichiatria infantile, contro più di 5.000 di area pediatrica e altrettanti della psichiatria degli adulti. Otto regioni sono completamente sprovviste di posti letto e solo un terzo dei ricoveri ordinari riesce ad avvenire in reparto di neuropsichiatria infantile, mentre gli altri avvengono in reparti non adatti, compresi quelli psichiatrici per adulti”.
