Il tepore dei raggi del sole, il profumo dei primi fiori, il piacere delle giornate piĂą lunghe. Sono tutte sensazioni positive che ci arrivano dalla primavera e così benefiche da vincere il titolo di “antidepressivo naturale”. Non solo. Anche la frutta e la verdura di stagione ha il suo effetto benefico contribuendo a rendere i pasti piĂą freschi e ‘detox’ rispetto al ‘comfort food’ invernale. A svelare l’impatto positivo che la primavera ha sull’umore e sulle persone è uno studio del 2011 pubblicato su Progress in Neuro-Psychopharmacology and Biological Psychiatry che si sofferma in particolare sul ruolo della luce e dell’alimentazione.
La dopamina, neurotrasmettitore associato all’attenzione, alla motivazione, al piacere e all’umore buono, sembra aumentare con una maggiore esposizione alla luce solare. Anche l’alimentazione ha un ruolo importante nella ‘gioia di primavera’: le fragole secondo alcuni studi sono utili nel migliorare l’umore, contro le rughe e la ritenzione idrica. Grazie alla loro composizione per il 92% di acqua favoriscono l’idratazione. Attivano il metabolismo e contrastano l’invecchiamento. Sono state infatti inserite tra i cibi che aiutano a rimanere giovani nella classifica ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) dell’Usda (il dipartimento dell’agricoltura statunitense).
Tra le qualitĂ degli asparagi, invece, ce n’è una che può favorire il benessere nel rapporto di coppia: ne bastano infatti 350 grammi insieme a 15 grammi di zenzero a settimana e a 30 grammi di mandorle al giorno, per creare una perfetta ‘ricetta anti-flop’ in camera da letto. A confermarlo, nel 2015, sono stati alcuni urologi, ginecologi e sessuologi della societĂ italiana di urologia (SIU) e dell’associazione ostetrici e ginecologi ospedalieri italiani (Aogoi) che si sono confrontati a Expo. Durante la bella stagione, poi, si possono aprire le finestre e lasciare entrare il sole mentre si pulisce e riorganizza la casa. Un modo anche per rimanere in forma: uno studio condotto da ricercatori dell’UniversitĂ dell’Indiana ha scoperto che i proprietari di case ordinate hanno maggiori probabilitĂ di essere fisicamente in forma rispetto a coloro che vivono in ambienti disordinati.
