
Il relativo beneficio per la salute dei dispositivi elettronici per il fumo è stato indagato in uno studio condotto il mese scorso. Si è scoperto che rilasciano sostanze chimiche potenzialmente oncogene, talvolta a concentrazioni più alte rispetto alle sigarette convenzionali. Anche British American Tobacco e Japan Tobacco commercializzano dispositivi “vaping” a base di tabacco, ma Philip Morris è in testa alle vendite. PMI vende circa 7 miliardi di Heets all’anno, ma Nixon ha detto che la società spera di produrne 100 miliardi il prossimo ,dopo aver cominciato da meno di 400 milioni nel 2015.”Un giorno smetteremo di vendere sigarette”, ha detto Nixon nell’intervista radiofonica. “Ci stiamo muovendo molto velocemente”. Ci sono ancora 7,5 milioni di fumatori in Gran Bretagna, ha detto Nixon, e Philip Morris ha assunto freelancers per aiutarli a passare a iQOS. I freelancers parlano con i fumatori e possono guadagnare 50 sterline da Philip per ogni persona che convertono dalle sigarette a iQOS. “Con questi tipi di programmi possiamo arrivare a quasi zero sigarette tradizionali nei prossimi anni”, ha detto Nixon.
Fonte: Reuters Health News
Martinne Geller
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
Credit: Philip Morris: con iQOS verso un futuro smoking free
