
Lo studio
Partendo da queste ipotesi Kari Syrjanen e cinque collaboratori hanno reclutato online quasi 2.000 fumatori di sigarette . In modo casuale, a circa la metà dei fumatori reclutati è stato chiesto di assumere una pastiglia di L-cisteina per ogni sigaretta fumata e all’altra metà di prendere una pastiglia placebo. Tutti i partecipanti hanno tenuto un diario elettronico nel quale dovevano indicare quante sigarette fumavano e quanto erano soddisfatti dal fumo. Complessivamente, 753 persone hanno seguito le indicazioni per l’intero studio e altre 944 lo hanno fatto per la maggior parte del tempo. Ebbene dopo oltre 6 mesi, 331 persone tra quelle che hanno terminato l’intero studio, hanno smesso di fumare: 181 (18,2%) che hanno preso la pastiglia di L-cisteina e 150 (15%) che hanno preso il placebo. In particolare, tra coloro che hanno aderito rigorosamente alle indicazioni, 170 (45,3%) che hanno preso la L-cisteina hanno smesso di fumare rispetto a 134 (35,4%) che hanno preso il placebo. Un minore effetto edonistico per il fumo e alcune sensazioni di aver cambiato il modo di fumare sono stati indicati dai partecipanti come forti motivi per smettere. Il 6% dei partecipanti allo studio ha riportato eventi avversi (non riportati in dettaglio) e il tasso di questi eventi è stato simile in entrambi i gruppi.
Fonte: Anticancer Res 2017
Marilynn Larkin
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
