
L’annuncio della decisione per questo 2020 (a cui concorrono anche 13 premi Nobel) sarà dato a Washington durante una conferenza stampa internazionale convocata per le 16 (ora italiana). Insieme agli scienziati parteciperanno anche l’ex segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, e l’ex Alto commissario Onu per i diritti umani, Mary Robinson.
In diretta mondiale sapremo finalmente se le tensioni tra Stati Uniti e Iran e gli spaventosi incendi in Australia hanno contribuito ad accelerare la corsa verso la catastrofe. Nel 2019 le lancette erano rimaste ferme, dopo che nel 2018 (con i test nucleari della Corea del Nord) erano state spostate avanti di 30 secondi fino a indicare solo due minuti alla fine del mondo, il tempo più risicato mai segnato dal 1953, in piena Guerra Fredda. Anche nel 2017 (con la presidenza di Trump e le insidie degli hacker russi) le lancette erano avanzate di 30 secondi, passando da tre a due minuti e mezzo alla mezzanotte.
