Orologio biologico: anche l’evoluzione del cervello ne è influenzata

L’orologio biologico di ognuno di noi scandisce diverse fasi della nostra esistenza, dagli stati d’animo alla fame e ovviamente al sonno. Un nuovo studio coordinato dal Southwestern Medical Center dell’università del Texas (UT) e pubblicato su Genes & Development va però oltre. I ricercatori hanno scoperto che nel nostro corredo genetico c’è un gene chiamato Clock, già noto per essere il regista di molte attività biologiche legate ai ritmi biologici (ritmi circadiani) nell’arco delle 24 ore, che tramite l’orologio biologico ha un importante ruolo anche nell’evoluzione del cervello. Il risultato permette di capire come alcune proteine prodotte dal gene Clock influenzino la funzione cerebrale e i processi attraverso i quali i neuroni trovano il loro giusto posto nel cervello.

“Ora abbiamo la prova che Clock regola molti geni al di fuori dei ritmi circadiani, quindi possiamo collocarlo come un punto chiave nella gerarchia di importanti percorsi molecolari per lo sviluppo e l’evoluzione del cervello umano”, ha spiegato Genevieve Konopka, del Peter O’Donnell Jr. Brain Institute della UT Southwestern.

Il risultato ha sorpreso gli stessi ricercatori: “Una nuova funzione del gene Clock nel cervello, non direttamente correlata ai ritmi circadiani, era inaspettata e il suo possibile ruolo nell’evoluzione della neocorteccia umana è molto eccitante”, ha commentato il professor Takahashi della UT Southwestern, tra gli autori dello studio.

Il cervello umano è notevolmente più grande del cervello del nostro parente più prossimo, lo scimpanzé, ma la dimensione da sola non basta a giustificare le abilità cognitive, basti pensare a quei mammiferi come le balene e i delfini, che hanno cervelli ancora più grandi. I ricercatori hanno quindi cercato di capire cosa rende più intelligente il cervello umano.

Per farlo si sono concentrati su quell’area del cervello legata allo sviluppo del pensiero superiore, sede della memoria e dell’apprendimento, chiamata neocorteccia. Hanno così scoperto che il gene Clock svolge una funzione del tutto inaspettata: come un regista, regola l’attività di un insieme di geni importanti per l’evoluzione del cervello, legati ai disturbi cognitivi e che hanno un ruolo nel processo mediante il quale i neuroni nati in alcune zone del cervello viaggiano per raggiungere la loro sede definitiva.

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