Onu: la rabbia sconfitta entro il 2030

(Reuters Health) – Vaccinazione di massa dei cani, migliore assistenza sanitaria ed educazione: sono questi i punti su cui le Nazioni Unite indirizzeranno i loro sforzi per sconfiggere la rabbia a livello globale entro il 2030. La promessa è stata fatta in occasione della più grande iniziativa contro la rabbia mai lanciata al mondo, presentata ieri. Secondo la FAO, la rabbia uccide ogni anno circa 59mila persone, soprattutto in Asia e Africa, dove ci sono grandi popolazioni di cani randagi. La malattia è infatti causata principalmente dal morso del cane infetto dal virus ed è presente in più di 150 paesi. La rabbia può essere però facilmente prevenuta con un vaccino, ma molte delle persone colpite non sanno di essere malate, se non quando compaiono i sintomi, che di solito si manifestano nelle forme fatali della malattia.La rabbia colpisce soprattutto comunità povere e rurali, oltre che gli allevamenti ,con circa 500 milioni di dollari di bestiame perso ogni anno.

L’esempio delle Filippine
Armati di smartphone e siringhe, i veterinari filippini chiedono aiuto alla tecnologia per combattere e tracciare la rabbia, utilizzando strumenti ad hoc per il monitoraggio di aree problematiche nelle campagna di vaccinazione di massa dei cani. I casi di rabbia nelle Filippine sono tra i più elevati a livello mondiale, stando a quanto affermato dalla Humane Society International (HSI) , secondo la quale 200 filippini ogni anno muoiono a causa di questa malattia.
L’associazione per la protezione degli animali delle Filippine ha lanciato una App per gli smartphone che registra le vaccinazioni contro la rabbia e la posizione geografica dei cani, offrendo così ale autorità locali i mezzi per controllare la malattia. In occasione della giornata mondiale della Rabbia celebrata questa settimana, i veterinari sono andati porta a porta a Payatas, uno dei sobborghi più poveri della capitale filippina, Manila, offrendo vaccini gratuiti per contribuire a raggiungere l’obiettivo di eradicare la Rabbia entro il 2020. Dal mese di marzo 2017 si stima siano stati vaccinati da 16.000 a 27.000 cani delle periferie. Nelle Filippine il Bureau of Animal Industry ha stimato la presenza di almeno 10 milioni di cani.

Fonte: Reuters Health News

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

Post correlati

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024