
I geni mutati che predispongono al tumore al seno e ovaie quindi, non sono più solo un fattore di rischio: nuovi studi li utilizzano per aggredire meglio l’eventuale tumore. La novità della cura è anche che con le nuove tecniche ci sono buone prospettive per conservare la fertilità della donna e anche la sessualità dopo un tumore al seno guarito. Sono questi i più importanti argomenti di cui si sta discutendo a Padova al congresso internazionale sul tumore al seno “Meet the professor”, presenti i maggiori esperti nelle diverse discipline che affrontano questa patologia.
