Nuove celle solari di silicio e perovskite: promessa efficienza da record

Grazie ad un nuovo metodo di fabbricazione realizzato dal Politecnico Federale di Losanna (Epfl), le celle solari raggiungono un nuovo record di efficienza pari al 25,2%. La tecnica, descritta su Nature Materials, prevede la combinazione di silicio e perovskite e promette di superare il 30% di efficienza.

La tecnologia
I ricercatori, coordinati da Florent Sahli e Jérémie Werner, hanno integrato una cella di perovskite sopra una tradizionale cella solare al silicio, spiegando che la nuova procedura, semplice e innovativa, “potrà essere direttamente adattata alle linee di produzione esistenti, a un costo limitato”.

Nelle tradizionali celle solari il silicio, osservato al microscopio, si presenta sotto forma di una serie di piccole piramidi, grandi 5 millesimi di millimetro, in grado di intrappolare la luce evitando che sia riflessa. I ricercatori hanno rivestito queste piramidi di perovskite. “Abbiamo realizzato una sorta di ‘sandwich’ con i due materiali”, hanno chiarito Sahli e Werner. “Combinando silicio e perovskite riusciamo, infatti, a massimizzare l’uso di diverse lunghezze d’onda dello spettro solare, come la luce blu e verde, migliorando l’efficienza delle celle”, hanno aggiunto.

La maggior parte delle celle solari attualmente utilizzate è basata sul silicio che rappresenta, secondo gli autori, circa il 90% del mercato, con un efficienza del 20-22%. Adesso i ricercatori del Politecnico svizzero promettono di portare l’asticella della resa ancora più in alto.

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