Nasa e droni: nuovi modelli di business guardano al cielo

Avete presente i cieli dei film Star Trek, Star Wars (la città di Coruscant) e Ritorno al Futuro 2, per fare qualche esempio, invasi da migliaia di veicoli volanti adibiti a trasporto privato, pubblico e consegne? La Nasa si sta impegnando a guidare la comunità che lavora al progetto della mobilità aerea urbana: Urban Air Mobility, Uam. Droni per il trasporto merci e in futuro anche per passeggeri, impongono fin da adesso la pianificazione di regole precise.

“La convergenza fra nuove tecnologie e nuovi modelli di business, nati dalla rivoluzione digitale, sta rendendo possibile esplorare questo nuovo modo in cui persone e merci potranno muoversi nelle città” ha affermato Jaiwon Shin, amministratore associato della Nasa per la ricerca aeronautica.

Tuttavia, secondo la Nasa ci sono ancora molte ricerche e test da eseguire, regole da scrivere, prima che un pacco ci venga consegnato da un drone sul tetto del nostro ufficio. Per esempio gli studiosi di 4 centri di ricerca della Nasa, in California, Ohio e Virginia, hanno identificato i tre punti chiave del progetto, su cui concentrare le ricerche: sicurezza, propulsione elettrica, sviluppo di piccoli aeroporti a decollo verticale (vertiporti).

I futuri droni taxi e postini, che voleranno a bassa quota, infatti, dovranno farlo in sicurezza e con sistemi di propulsione non inquinanti e poco rumorosi. Inoltre, avranno bisogno di spazi dedicati a decollo e atterraggio, piazzati in più punti delle città in modo da raggiungere velocemente i clienti.

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