Morbillo: da gennaio 3.232 casi

Sono arrivati a 3.232 i casi di morbillo registrati in Italia da inizio anno. A fornire il dato è l’ultimo bollettino del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

I numeri
Un’epidemia che non risparmia neonati: ben 192 sono stati quelli colpiti in sei mesi. Mentre sono stati 246 i casi tra gli operatori sanitari, cioè una categoria particolarmente a rischio di contagiare persone con sistema immunitario indebolito. Quasi tutte le Regioni hanno segnalato casi, ma il 90% dei casi registrati proviene da 7: Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia. L’età media è di 27 anni, l’89% non era stato vaccinato, il 7% aveva ricevuto una sola dose, il 35% ha avuto almeno una complicanza, il 40% è stato ricoverato, il 16% si è recato in pronto soccorso. Le complicanze più frequenti sono state diarrea, stomatite, congiuntivite, polmonite, epatite e insufficienza respiratoria.

Italia Paese a rischio
Numeri che hanno fatto ‘guadagnare all’Italia l’inserimento nell’elenco dei Paesi ‘a rischio salute’ per gli americani che viaggiano all’estero e per cui si raccomanda di andare solo dopo essersi vaccinati. I casi italiani, infatti, ha rilevato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), sono il 43% di tutti quelli che si sono verificati nella regione Europea. Malattia frequente e per questo molto sottovalutata il morbillo ha provocato nei primi due mesi del 2017 già due morti in Italia. Uno risale allo scorso aprile, a Roma, e riguarda una bambina di 9 anni, già affetta da una sindrome genetica. Il secondo pochi giorni fa a Monza, dove a perdere la vita è stato un bambino di 6 anni, affetto da leucemia. Entrambi non erano vaccinati mentre proprio i bimbi a rischio per particolari patologie, secondo gli esperti, sono quelli per i quali la vaccinazione sarebbe maggiormente indicata.

La malattia
Il morbillo “è una delle malattie più trasmissibili”, ricorda l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) sul portale. Il contagio avviene quando il malato tossisce o starnutisce e il periodo di incubazione è di circa 10 giorni. I primi sintomi sono tosse secca, naso che cola, congiuntivite, con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono puntini bianchi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, l’eruzione cutanea. Le complicazioni “sono relativamente rare, ma il morbillo è responsabile di un numero tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite”. La vaccinazione in Italia non è obbligatoria, ma viene raccomandata prima del 24/mo mese di vita, con successivo richiamo. E’ però tra i 12 vaccini per i quali il nuovo decreto legge, ora all’esame della Commissione Igiene e Sanità del Senato, introduce l’obbligo per l’iscrizione a scuola.

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