Miocardite e vaccini Covid-19 a mRna. I rapporti di JAMA Cardiology

Il numero di JAMA Cardology apparso il 29 giugno dedica quattro articoli ai casi di miocardite che si sono verificati nei giorni seguenti la somministrazione di un vaccino anti Covid-19 a mRna; due rapporti e due editoriali.

I quattro casi del Duke University Medical Center

Nel primo rapporto, i medici del Duke Cardiovascular Magnetic Resonance Center descrivono un gruppo di sette pazienti con miocardite acuta che si sono presentati nel loro centro nell’arco di tre mesi. Quattro erano stati da poco vaccinati contro il Covid-19 con un vaccino a mRna.

“La miocardite associata al vaccino è un’infiammazione insolita che è stata descritta per il vaccino contro il vaiolo, mentre per altri vaccini sono stati descritti solo casi clinici aneddotici”, scrivono.

A tutti i pazienti inviati per la risonanza magnetica cardiovascolare presso il Duke University Medical Center è stato chiesto di poter inserire i loro dati in un registro per valutazioni prospettiche. A partire da questo database i ricercatori hanno raccolto informazioni che hanno permesso loro di identificare i pazienti con miocardite acuta tra il 1 febbraio e il 30 aprile per 5 anni, dal 2017 fino al 2021 e di identificare tutti i pazienti con possibile miocardite associata al vaccino.

Nel periodo di 3 mesi compreso tra il 1 febbraio e il 30 aprile 2021 sono stati identificati 7 pazienti con miocardite acuta, di cui 4 si sono verificati entro 5 giorni dalla vaccinazione contro il Covid-19. Tre erano individui di sesso maschile più giovani (23-36 anni), la quarta era una donna di 70 anni. Tutti avevano ricevuto la seconda dose di un vaccino mRna (due mRNA-1273 [Moderna] e due BNT162b2 [Pfizer]). Tutti si sono presentati con dolore toracico severo, con biomarker di danno miocardico e sono stati ricoverati in ospedale. I risultati della risonanza magnetica cardiaca erano tipici per la miocardite.

I 23 casi nel Sistema Sanitario Militare

Nel secondo rapporto, i medici di diverse cliniche e ospedali negli Stati Uniti hanno descritto i casi di miocardite avvenuti dopo la vaccinazione contro il Covid-19 all’interno del Sistema Sanitario Militare tra gennaio e aprile 2021. Hanno incluso i pazienti che hanno cercato assistenza per il dolore toracico dopo la vaccinazione e a cui è stata diagnosticata la miocardite.

Gli autori riportano che un totale di 23 pazienti di sesso maschile (22 in servizio nell’esercito e 1 in pensione; età media 25 anni, range 20-51 anni) si è presentato con dolore toracico marcato entro 4 giorni dalla somministrazione del vaccino. Tutti i membri dell’esercito erano in precedenza sani e in ottima forma fisica. Sette hanno ricevuto il vaccino BNT162b2-mRNA e 16 hanno ricevuto il vaccino mRNA-1273. In 20 dei pazienti i sintomi si sono manifestati dopo la seconda dose. Tutti i pazienti presentavano livelli di troponina cardiaca significativamente elevati. La risonanza magnetica ha dato risultati coerenti con la diagnosi di miocardite e ulteriori test non hanno identificato altre eziologie per la miocardite, come Covid-19 o altre infezioni, lesioni ischemiche o condizioni autoimmuni sottostanti. Tutti i pazienti hanno ricevuto brevi cure di supporto e sono guariti.

Gli autori sottolineano l’enorme quantità di vaccini a mRna somministrati nel periodo preso in considerazione nello studio: più di 2,8 milioni di dosi. Tra i vaccinati l’incidenza di miocardite è stata molto bassa, ma superiore del previsto tra i maschi, dopo la seconda dose.

Casi molto rari, non necessariamente associati ai vaccini

Nel loro commento, gli editori di JAMA Cardiology spiegano che la decisione di pubblicare questi due rapporti non è stata presa alla leggera. Segnalazioni di eventi avversi dopo le vaccinazioni, che poi non si sono rivelati correlati ai vaccini, hanno contribuito ad allarmare la popolazione e ad aumentare l’estrazione vaccinale. I due rapporti “descrivono un’associazione temporale tra miocardite e vaccinazione contro Sars-CoV-2 con i vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna mRNA. Questa associazione però temporale non stabilisce la causalità”, scrivono. “Piuttosto, queste serie di casi evidenziano la necessità di ulteriore sorveglianza e indagine”.

Nel secondo editoriale di accompagnamento gli esperti di sicurezza dell’immunizzazione presso i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), affermano che “i medici che discutono l’immunizzazione con i pazienti dovrebbero riconoscere che queste serie di casi suggeriscono che il gli eventi compatibili con la miocardite sono ancora molto rari”. Dati i rischi associati all’infezione da Covid-19, incluso il rischio di miocardite, i redattori non credono che questi casi clinici siano sufficienti per compromettere le vaccinazioni.

Tra l’altro, secondo gli editori, questi dati sono l’esempio di un sistema di sorveglianza di successo. “Gli studi clinici di fase 3 sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini sono in grado di rilevare effetti avversi comuni ma non sono in grado di rilevare eventi più rari ed è interessante notare che la miocardite non è stata segnalata negli studi sui vaccini mRna”. Un sistema di sorveglianza postmarketing su più fronti monitora la sicurezza del vaccino dopo l’approvazione ed è progettato per rilevare eventi estremamente rari che si verificano in meno di 1 su 1 milione di vaccinati.

Occorrono ulteriori indagini

In conclusone, cosa sappiamo di questa possibile associazione tra miocardite e immunizzazione con vaccini Covid-19 a base di mRna? “L’insorgenza acuta di dolore toracico da 3 a 5 giorni dopo la somministrazione del vaccino, di solito dopo una seconda dose, è una caratteristica tipica dei casi segnalati e suggerisce un meccanismo immuno-mediato”, scrivono gli esperti del CDC. “La miocardite dopo la somministrazione di altri vaccini è rara, è riconosciuta una correlazione causale tra vaccinazione e miocardite solo nel caso dell’immunizzazione contro il vaiolo. […] Questi vaccini contro il vaiolo altamente reattivi differiscono notevolmente per composizione e per risposte immunologiche rispetto ai vaccini a nanoparticelle lipidiche a base di mRna attualmente in uso per la prevenzione del Covid-19”.

Non conosciamo i meccanismi specifici attraverso i quali le risposte immunologiche ai vaccini Covid-19 a base di mRNA potrebbero portare alla miocardite, saranno fondamentali ulteriori indagini.

Comunque, i medici possono “sviluppare una valutazione nazionale completa della storia naturale, della patogenesi e del trattamento della miocardite acuta associata alla ricezione di vaccini a base di mRna”.

Bibliografia:

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