
A rilevare la novità di questa missione è stato l’amministratore capo della Nasa, Jim Bridenstine, che l’ha definita “un traguardo storico per tutte le nazioni” e un augurio in vista delle future attività congiunte con i privati nella corsa verso la Luna e Marte. Al primo rover lunare privato ha collaborato anche l’industria italiana, con Leonardo, che ha realizzato i pannelli solari.
Il veicolo è stato costruito in Israele dalla SpaceIL, un’organizzazione no-profit che ha raccolto 100 milioni di dollari grazie a imprenditori, istituti di ricerca, Industrie Aerospaziali Israeliane (Iai) e Agenzia Spaziale Israeliana (Isa). La Swedish Space Corporation ha costruito le antenne e la Nasa contribuisce con le tecnologie che permetteranno al rover di comunicare con la Terra.
L’arrivo sulla Luna è previsto tra l’11 e il 12 aprile nel Mare della Serenità, dove nel 1972 atterrarono gli astronauti dell’Apollo 17. Il rover raccoglierà dati per tre giorni terrestri, in una missione molto breve, ma destinata a lasciare il segno sul futuro dell’esplorazione lunare.
