I vaccini di solito si iniettano nei muscoli tramite un ago, ma quelli che si somministrano attraverso la cute possono usare metodi più indolori che risultano utili per coloro che hanno paura degli aghi, come i bambini. Questi vaccini cutanei hanno il potenziale di essere relativamente indolori, e potrebbero anche richiedere meno materiale vaccinale. Sfortunatamente, gli adiuvanti chimici impiegati nei vaccini intramuscolari possono causare cicatrici ed ulcerazioni, e pertanto ne servono di nuovi. Come adiuvanti si usano elementi chimici come sali di alluminio ed olii che funzionano mimando componenti di microorganismi patogeni, come le pareti batteriche, che il sistema immunitario si è evoluto per riconoscere. Un nuovo studio su vari animali suggerisce che illuminare brevemente l’area dove il vaccine verrà iniettato con il laser potrebbe aumentare l’efficacia del vaccino antiinfluenzale di sette volte: questo metodo ha anche il vantaggio di non necessitare dei soliti adiuvanti chimici. Il laser crea piccole aperture nella cute chiamate zone microtermiche, che guariscono in pochi giorni: le cellule morenti inviano segnali di pericolo che comunicano al corpo di rispondere a virus ed altri invasori. La tecnica comporta meno effetti collaterali rispetto a quelle convenzionali, e rende possibile evitare alcuni adiuvanti come l’alluminio che possono essere dannosi a determinate concentrazioni, e che rappresentano il bersaglio preferito degli oppositori dei vaccini. Il tipo di laser impiegato a questo scopo era stato originariamente sviluppato per scopi cosmetici: le zone microtermiche fanno crescere nuovi strati di cellule epiteliali, il che può dare alla cute un aspetto maggiormente giovanile. (Nat Comm 2014; 5:4447)
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