Liquido cerebrospinale: i blood patch efficaci nel contrastarne la perdita

(Reuters Health) – I blood patch epidurali, le colle di fibrina che ‘riparano’ i buchi fatti nel corso degli interventi, sarebbe un trattamento sicuro ed efficace nei casi di ipovolemia del liquido cerebrospinale e sarebbero più efficaci quando posti a due livelli. È quanto ha evidenziato un gruppo di ricercatori guidato da James Watson, della Mayo Clinic di Rochester in Minnesota. I risultati dello studio sono stati presentati all’incontro dell’American Academy of Pain Medicine che si è tenuto a Vancouver, in Canada.

Lo studio
Il team ha preso in considerazione 202 pazienti che hanno ricevuto, complessivamente, 604 blood patch epidurali, valutandoli in modo retrospettivo. Di questi impianti, 473 erano a singolo livello, con 349 lombari, 75 erano a due livelli e 56 erano a tre o più livelli. Le procedure di blood patch epidurali si sono rivelate più efficaci, a tre mesi, quando venivano effettuate a due o più livelli. Inoltre, l’approccio a due livelli di maggior successo è stato quello che coinvolgeva i siti toracico e lombare inferiore, con una durata media di successo di 74 giorni.“Questo studio ha analizzato la più ampia corte di pazienti con perdite spontanee di liquido cerebrospinale”, ha sottolineato Watson. “Queste procedure vengono spesso eseguite empiricamente, in alcuni casi senza localizzare la perdita, spesso non individuabile”, ha spiegato l’esperto, evidenziando che “gli approcci tecnici per eseguire la procedura variano in modo significativo”, inclusi il volume iniettato e se vengono usati sangue, colla di fibrina o entrambi.

Fonte: American Academy of Pain Medicine
Lorraine Janeczko
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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