
A68
I due ricercatori stanno seguendo l’iceberg, grande 4 volte Londra, dal giorno del suo distaccamento utilizzando il satellite Sentinel-1 del programma Copernicus promosso da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea. Le osservazioni mostrano che il gigantesco iceberg si è allontanato di 5 chilometri dalla piattaforma Larsen C e intanto si è formato un gruppo di 11 iceberg più piccoli, che si sono staccati sia da A68, che dal restante ghiacciaio.
”Le immagini satellitari rivelano che le fratture continuino a crescere”, ha rilevato Hogg. L’evento di distacco, ha aggiunto, potrebbe aver provocato anche un’accelerazione significativa della velocità con cui il ghiaccio scorre in queste grandi piattaforme, con la conseguenza di ulteriori destabilizzazioni. ”Sembra – ha aggiunto – che la storia di Larsen C non sia ancora finita”.
Secondo i due esperti il distacco di questo grande iceberg potrebbe inoltre non essere dovuto necessariamente a cambiamenti nelle condizioni ambientali, ma potrebbe semplicemente riflettere il ciclo naturale di crescita e decadimento di una piattaforma di ghiaccio.
”Con questo grande evento di distacco – ha osservato Gudmundsson – e la disponibilità della tecnologia satellitare, abbiamo una fantastica opportunità di vedere questo esperimento naturale che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi. Ci aspettiamo di comprendere meglio il processo che porta alla rottura dei ghiacciai e come la perdita di una sezione influisca sulle altre”.
