Man mano che telescopi sempre più potenti passano in rassegna il cosmo alla ricerca della vita, sapere dove guardare e dove non perdere tempo sarebbe di grande valore. Una recente ricerca ha descritto possibili sistemi planetari dove una spinta gravitazionale da parte di un pianeta con la giusta configurazione orbitale e l’inclinazione idonea potrebbe avere effetti da lievi a devastanti su orbita e clima di un altro pianeta potenzialmente abitabile. L’entità del caos può variare ampiamente, da pianeti la cui orbita rimane in larga misura circolare a quelli le cui orbite si allungano al punto tale che il pianeta stesso potrebbe precipitare dentro la sua stella ospite. Anche se l’effetto non fosse tanto drammatico, l’orbita, che è il principale fattore determinante il clima, potrebbe comunque essere tanto impietosa da inibire la vita. L’effetto studiato è chiamato “risonanza motoria media” e si verifica quando il periodo orbitale di un pianeta è moltiplicatore di quello di un altro, creando effetti gravitazionali ripetuti in punti fissi dell’orbita che lentamente si accumulano nel tempo. Se ciò accade a danno di un pianeta potenzialmente abitabile, ossia in posizione ideale per ospitare acqua in forma liquida, il pianeta viene chiamato “terra caotica” ed è considerato a bassa priorità per la ricerca della vita. Accade la stessa cosa nelle stelle i cui pianeti non orbitano tutti sullo stesso piano, ma descrivono orbite inclinate una rispetto all’altra, interagendo in modi decisamente bizzarri. Entro pochi anni saranno disponibili poderosi strumenti come il James Webb Space Telescope, in grado di determinare l’atmosfera degli esopianeti, ma si tratterà di processi costosi e quindi gli astronomi dovranno scegliere con cura i corpi celesti da osservare. (Astrophysical Journal online 2015, pubblicato il 12/3)
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