Ipercolesterolemia: nei pazienti a rischio le terapie di combinazione sono sottoutilizzate. I risultati dello studio SANTORINI all’ESC

In occasione del Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC) 2021 Daiichi Sankyo ha annunciato i dati iniziali di SANTORINI, il primo studio osservazionale europeo che ha lo scopo di valutare la gestione dei pazienti cardiovascolari ad alto e altissimo rischio che richiedono una terapia ipolipemizzante (LLT) dopo la pubblicazione delle linee guida ESC/EAS 2019 sulla gestione della dislipidemia.

Lo studio SANTORINI è uno studio multinazionale, prospettico, osservazionale, che fino ad oggi ha arruolato più di 9.500 pazienti da più di 800 centri in 14 Paesi in tutta Europa. I primi risultati mostrano che, al basale, il 18,6% dei pazienti a rischio cardiovascolare alto e molto alto non riceveva alcuna terapia ipolipemizzante (LLT). La maggior parte dei pazienti (54,1%) ha ricevuto LLT in monoterapia, e le terapie di associazione sono state utilizzate solo nel 27,3% dei pazienti. Le linee guida ESC/EAS 2019 sulla gestione delle dislipidemie hanno stabilito che, per i pazienti rischio cardiovascolare alto e molto alto, più bassi sono i livelli di colesterolo LDL più si riduce il rischio di eventi cardiovascolari.

“Il colesterolo LDL è un importante fattore di rischio modificabile per la prevenzione di infarti, ictus e altri eventi cardiovascolari che possono portare alla morte”, commenta Kausik Ray, Professor of Public Heath, Director of the Imperial Centre for CVD Prevention e Principal Investigator di SANTORINI. “Lo studio SANTORINI dimostra il bisogno insoddisfatto e il motivo per cui è fondamentale ripensare agli approcci per gestire i livelli di colesterolo nei pazienti ad alto e altissimo rischio di malattie cardiovascolari, assicurando in particolare che questi pazienti ricevano le terapie ipolipemizzanti più appropriate”. Ray osserva che dai dati emerge l’importanza di considerare una combinazione di farmaci per ridurre i livelli di colesterolo.

“Una delle terapie che abbiamo a disposizione per ridurre il colesterolo è un farmaco chiamato acido bempedoico”, un trattamento first-in-class, che riduce i valori del colesterolo LDL e può essere associato ad altri trattamenti orali per abbassarne ulteriormente i livelli. Ray è il primo autore di uno studio di simulazione, pubblicato di recente dal  Journal of the American College of Cardiology (JACC). I risultati suggeriscono che il trattamento con acido bempedoico, in aggiunta alle statine alla massima dose tollerata, potrebbe portare a una riduzione assoluta del 3,3% del rischio di eventi cardiovascolari a 10 anni rispetto alle sole statine. Nei pazienti intolleranti alle statine, la simulazione ha previsto un’ulteriore riduzione assoluta del 6,0% del rischio di eventi cardio-vascolari a 10 anni con l’acido bempedoico rispetto al placebo.

“Le malattie cardiovascolari in Europa causano la morte di più di quattro milioni di persone ogni anno, con un enorme impatto sulle famiglie e sui sistemi sanitari”, osserva il dottor Garth Virgin, Direttore esecutivo del Medical Affairs, Specialty Medicines, di Daiichi Sankyo Europa. “Daiichi Sankyo continua ad investire in studi che portano informazioni scientifiche rilevanti alla comunità medica, al fine di perfezionare il processo decisionale clinico. Il nostro obiettivo è quello di contribuire a ridurre il rischio cardiovascolare per i pazienti a rischio alto e molto alto e, in definitiva, a ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari per le persone e i sistemi sanitari in tutta Europa”.

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