
Lo studio
I ricercatori hanno valutato il flusso neuronale simpatico, la sensibilitĂ del sistema baroriflesso e la reattivitĂ del sistema cardiovascolare allo stress su 13 individui con insonnia cronica, messe a confronto con 15 persone sane. Tra i due gruppi, la pressione sanguigna a riposo, la frequenza cardiaca e l’attivitĂ dei muscoli simpatici non differivano in maniera significativa, mentre la sensibilitĂ del sistema baroriflesso iniziale è stata significativamente piĂą bassa nei soggetti con insonnia. Allo stesso tempo, la reattivitĂ sistolica della pressione arteriosa allo stress sarebbe stata piĂą elevata nei soggetti che soffrivano di insonnia, rispetto ai controlli, così come la risposta muscolare all’attivitĂ nel nervo simpatico allo stress.
I commenti
“I nostri risultati, insieme alle evidenze epidemiologiche, supportano l’idea che l’insonnia cronica sia un disturbo psicofisiologico associato a un elevato rischio cardiovascolare”, dicono gli autori. “Studi futuri potrebbero considerare l’ipotesi di valutare la terapia cognitivo-comportamentale per il trattamento dell’insonnia e/o una terapia farmacologica sulla regolazione simpatica del sistema nervoso e cardiovascolare, nei pazienti con insonnia cronica”.
Fonte: Sleep
Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano SanitĂ /Popular Science)
