Influenza 2017-2018. Simile alla precedente, da metà ottobre al via le vaccinazioni

Secondo gli esperti, quest’anno l’influenza dovrebbe essere di media intensità. La stagione 2017-2018 sarà dunque simile per intensità a quella dell’anno precedente, ma comunque diversa: avrà infatti una variante nuova del virus AH1N1, detta Michigan. Conto alla rovescia dunque per le vaccinazioni che prenderanno il via a metà ottobre.

L’influenza 2017-2018
A parte la variante nuova del virus AH1N1, detta Michigan, per il resto avrà la stessa composizione di quello 2016-2017, con i ceppi H3N2 e B. Lo prevede la Determina dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), pubblicata in Gazzetta Ufficiale, che autorizza l’aggiornamento della composizione dei vaccini influenzali per la stagione 2017-2018. Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli studi di Milano, “quella che ci aspetta dovrebbe essere una stagione influenzale di media intensità, con non meno di 5 milioni di casi. Un’influenza da non sottovalutare, considerando che l’anno scorso gli effetti più pesanti si sono avuti sui soggetti più a rischio e fragili”, spiega.

Nella stagione 2016-2017, stando ai dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss), l’influenza ha messo a letto 5,5 milioni circa di persone, con un’incidenza di 93 casi per 1000 abitanti (durante la pandemia del 2009-2010 furono 99 casi per 1000). Il numero di casi gravi confermati di influenza sono stati 162 e 68 i decessi. Tuttavia, avvisa Caterina Rizzo, epidemiologa dell’Istituto Superiore di Sanità, “fare previsioni sull’influenza è molto difficile, perché il virus è imprevedibile e può trasformarsi in qualcosa di diverso”.

Quello che si può fare è basarsi “sui virus circolati nell’emisfero australe, dove l’inverno è appena finito, e si sono osservati livelli di influenza abbastanza elevati. In Australia e Nuova Zelanda è circolato principalmente l’H3N2 e il B, mentre in Asia meridionale, c’è stata una grande attività dell’H1N1, quello della pandemia del 2009”, continua. La stagione influenzale appena conclusa nell’emisfero australe “è più o meno sovrapponibile a quelle precedenti per intensità. Non è stata molto grave”, evidenzia Rizzo.

“Sulla base di questi dati quindi anche da noi, teoricamente, dovrebbe essere così. Ma le previsioni – osserva – spesso vengono smentite, come accaduto in passato anche in Italia”. La campagna vaccinale, ricorda l’Aifa, sulla base del nostro clima e l’andamento delle passate epidemie, va fatta in autunno, da metà di ottobre fino a fine dicembre. La protezione del vaccino comincia circa due settimane dopo la vaccinazione e dura per 6-8 mesi circa, per poi calare.

Il vaccino
La composizione dei vaccini influenzali segue le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Comitato per i Medicinali per Uso umano dell’Agenzia europea dei farmaci. Sulla base del nostro clima e l’andamento delle passate epidemie, precisa l’Aifa, la campagna di vaccinazione va fatta in autunno, da metà di ottobre fino a fine dicembre. La protezione del vaccino comincia circa due settimane dopo la vaccinazione e dura per 6-8 mesi circa, per poi decrescere.

 

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