
Lo studio
Per dirimere la questione, Manisha Juthani-Mehta e colleghi, della Yale School of Medicine di New Haven, hanno invitato in modo casuale 185 donne di oltre 65 anni, residenti in 21 case di cura nei dintorni di Yale, a prendere ogni giorno due capsule contenenti estratti di mirtillo, per un totale di 72 mg di proantocianidine (un quantitativo pari a poco più di mezzo litro di succo di mirtillo), oppure ad assumere delle capsule placebo. Nel corso di un anno, fra 147  delle 185 donne reclutate, non si è registrata alcuna differenza tra coloro che avevano preso le pillole di mirtillo o il placebo. In particolare, non vi era nessuna differenza nella percentuale di donne che avevano batteri e leucociti nelle urine. Inoltre, non vi era alcuna differenza tra i due gruppi nella percentuale di donne che avevano sperimentato delle infezioni del tratto urinario sintomatiche, nei decessi, nei ricoveri o nell’utilizzo di antibiotici.
Fonte: JAMA 2016
Andrew M. Seaman
(Versione italiana Quotidiano SanitĂ /Popular Science)
