
Lo studio
Gli andrologi dal 1998 al 2010 hanno raccolto i dati di oltre 15.000 ragazzi dai 18 ai 20 anni che venivano visitati in occasione di campagne di prevenzione andrologica e interrogati sulle loro attività sessuali e sportive. Secondo i risultati giocare al calcio regolarmente, in modo amatoriale due o tre volte a settimana, riduce del 40% il rischio di disturbi sessuali rispetto a chi è sedentario e inoltre il calcio è più ‘benefico’ anche a confronto con altri sport soprattutto a quelli potenzialmente più a rischio per la fertilità o la sessualità come il ciclismo, le arti marziali o la boxe. Secondo altri studi un effetto simile si ha anche negli adulti che giocano a calcetto e perfino negli anziani che facciano una partitella leggera. “In occasione della celebrazione del 40esimo anniversario di Sia abbiamo scelto di veicolare messaggi di prevenzione e attenzione ai disturbi sessuali”, dichiara Giorgio Franco, presidente Sia. Per la disfunzione erettile resta a disposizione un ricco armamentario farmaceutico che dopo la rivoluzione del Viagra e del Cialis vede ora la pillola italiana Avanafil. In generale, un ragazzo su tre soffre di disturbi dei genitali che nel 50% dei casi possono compromettere la fertilità, nel 10% possono influire sulla futura sessualità.
