Ictus: stimolazione elettrica faringea efficace dopo tracheotomia

(Reuters Health )– La stimolazione elettrica faringea consente una decannulazione efficace in pazienti con ictus e successiva tracheotomia. È quanto emerge dai risultati del trial randomizzato Phast-Trac pubblicato da The Lancet Neurology.

La premessa
Circa il 2% di tutti i pazienti con ictus e il 25% dei pazienti con ictus trattati in terapia intensiva necessitano di tracheotomia a causa di grave disfagia prolungata delle vie aeree, oppure di una ventilazione a lungo termine. In molti pazienti la disfalgia grave è il motivo principale per cui la decannulazione non può essere eseguita per mesi dopo l’ictus.

Lo studio
Rainer Dziewas, della University Hospital Muenster in Germania, e colleghi di nove centri in Germania, Austria e Italia hanno valutato la possibilità, per 69 pazienti con ictus e che richiedevano tracheotomia, di effettuare la decannulazione tra le 24 e le 72 ore dopo il trattamento con stimolazione elettrica faringea (Pes). Il gruppo di pazienti è stato affiancato da uno di controllo cui era somministrato un finto trattamento come.
Dopo la prima fase dello studio, il 49% (17 su 35) dei pazienti del gruppo Pes è stato ritenuto idoneo alla decannulazione rispetto al 9% (3 su 34) del gruppo di controllo.
14 pazienti del gruppo Pes (l’82%) sono stati decannulati e nessuno ne ha successivamente necessitato, né nelle 48 ore successive, né nel follow up prima della dismissione ospedaliera.
Nella seconda parte dello studio, 15 pazienti –  che erano originariamente stati assegnati al gruppo Pes e che non avevano raggiunto le condizioni per la decannulazione  – e 30 pazienti originariamente assegnati a trattamento di controllo sono stati sottoposti a Pes. Il 27% (4 su 15) dei pazienti ritrattati e il 53% (16 su 30) di quelli nuovi sono stati ritenuti pronti per la decanulazione dopo tre giorni di Pes. Non sono stati registrati gravi effetti avversi correlati al trattamento.
La durata media del trattamento è stata significativamente più breve tra i Pes (14 giorni) rispetto agli altri (36 giorni).

Fonte: Lancet Neurol 2018
Will Boggs

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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