
Coperture in calo, quindi, come per gli altri vaccini. Nel 2014 il 75% delle ragazze nate nel 2000 è stato vaccinato con la prima dose e meno del 71% di loro con ciclo completo. Nel 2015, prendendo in considerazione la coorte delle nate nel 2001, solo il 73% ha effettuato la prima dose e il 70% il ciclo completo. La copertura vaccinale media resta, si legge sul report, “discreta se si confrontano i dati con altri Paesi europei, ma ben al di sotto della soglia ottimale”, pari al 95%.
L’infezione da Hpv è la più frequente tra quelle sessualmente trasmesse e l’assenza di sintomi ne favorisce la diffusione. Ma i rischi che comporta sono alti. E’ infatti la causa del 95% dei tumori al collo dell’utero, di cui ogni anno in Italia muoiono oltre 1.500 donne. Dal 2007 la vaccinazione Hpv è offerta gratuitamente e attivamente alle bambine nel dodicesimo anno di vita in tutte le Regioni.
Tuttavia i dati evidenziano un’ampia variabilità tra le Regioni: per la coorte delle nate nel 1998, le coperture vaccinali vanno dal 37% di Bolzano all’87% di Calabria e Puglia; per le nate 2001 si va dal 36% di Bolzano all’84% della Toscana. “Interventi specifici sarebbero necessari in specifici contesti geografici”, suggeriscono gli esperti del Ministero. Nel nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 è prevista la vaccinazione gratuita per i maschi, ma, precisa il ministero, “l’offerta attiva potrebbe raggiungere la piena operatività nel corso del 2018”.
Nel nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 e nei nuovi LEA (di cui è attesa la pubblicazione in Gazzetta ufficiale) la vaccinazione gratuita nel corso del dodicesimo anno di età è prevista anche per i maschi, ma l’offerta attiva, tuttavia, potrebbe raggiungere la piena operatività nel corso del 2018.
