
Un problema frequente per chi assume una terapia come ad esempio l’antiretrovirale per l’Hiv, è la mancata aderenza dovuta a effetti collaterali e complessitĂ dei regimi terapeutici. La svolta potrebbe però arrivare da una nuova terapia che combina tre farmaci antiretrovirali in una unica compressa.
L’obiettivo dello studio condotto da ricercatori della Brigham and Women Hospital di Boston era testare in modelli preclinici una capsula di nuova generazione, prodotta dall’azienda Lyndra, da assumere una sola volta a settimana e per via orale. A metĂ tra pillola e dispositivo, è progettata per somministrare terapie (in questo caso gli antiretrovirali dolutegravir, rilpivirina e cabotegravir) ottimizzate per un rilascio graduale nello stomaco e poi disintegrarsi.
Nello studio di fattibilitĂ , sovvenzionato anche dal National Institutes of Health (NIH), i ricercatori hanno dimostrato che una singola dose basta a fornire la quantitĂ di terapia necessaria per una intera settimana. Hanno inoltre calcolato che la migliore aderenza che deriverebbe dalla nuova forma di dosaggio (e la conseguente maggiore efficacia nell’abbattere la carica virale e impedire la trasmissione del virus) potrebbe ridurre tra le 200.000 e le 800.000 nuove infezioni nei prossimi 20 anni nel solo Sud Africa.
