La narcolessia è una condizione neurologica cronica invalidante che comporta una ridotta capacità di regolare i cicli sonno-veglia. Circa il 70% delle persone colpite sperimenta anche episodi di improvvisa perdita di forza muscolare, nota come cataplessia. Meno comunemente, ci possono essere allucinazioni vivide o un’incapacità di muoversi (paralisi del sonno) mentre ci si addormenta o ci si sveglia. Le persone con narcolessia tendono a dormire circa lo stesso numero di ore al giorno delle persone senza, ma la qualità del sonno tende ad essere diminuita. Le persone affette da narcolessia, vivendo in uno stato di marcata sonnolenza anche durante le abituali attività quotidiane quali camminare, lavorare e guidare, hanno una qualità della vita inferiore rispetto alla popolazione generale e sono esposte a situazioni potenzialmente pericolose. Sulla base degli studi epidemiologici effettuati, si stima una prevalenza di 4,6 casi ogni 10.000 abitanti, per un totale stimato di circa 27.000 pazienti in Italia. Le persone affette da narcolessia rischiano di ricevere la corretta diagnosi dopo anni dall’insorgenza dei primi segni e sintomi. Per questo motivo, il tema di oggi sarà quello di favorire un incontro tra i massimi esperti di diverse specialità per un approccio multidisciplinare finalizzato ad accelerare la diagnosi di narcolessia.
