
Il dispositivo
Si tratta di una capsula tipo quelle dei farmaci, ma di dimensioni molto più ridotte, in grado di produrre e rilasciare nell’ippocampo una sostanza capace di ripristinare l’attività fisiologica delle cellule malate. Il sistema è stato sviluppato da un team di ricercatori guidato dall’Università di Ferrara ed è stato testato con successo, in fase preclinica, sui ratti. “Oltre a una rapida e progressiva riduzione delle crisi epilettiche, meno 75% nell’arco di due settimane e meno 93% nell’arco di due mesi – spiega Michele Simonato, che ha guidato lo studio – il dispositivo riduce significativamente anche i sintomi legati allo stress e migliora di molto le capacità cognitive”.
La mini-capsula, che ora andrà testata sull’uomo, rilascia in maniera costante una particolare molecola, il fattore GDNF (‘Glial cell line-derived neurotrophic factor’), in grado di ripristinare “la normale attività elettrica del tessuto nervoso” e di correggere “in parte il danno prodotto dalle crisi”. Il trattamento, sottolinea il ricercatore, “è in grado di correggere anche le alterazioni dei tessuti cerebrali che sono associate all’epilessia” e questo “fa sperare che l’approccio possa dare ottimi risultati clinici nel bloccare le crisi e fermare la progressione della malattia”.
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