Epatite C: antivirali ad azione diretta efficaci contro la crioglobulinemia mista Hcv correlata

(Reuters Health) – Due studi, uno canadese e uno francese pubblicati rispettivamente su The American Journal of Gastroenterology e su Gastroenterology dimostrano che gli antivirali ad azione diretta(DAAs) sono efficaci e possono avere un impatto significativo sui risultati immunologici e clinici in alcuni casi di crioglobulinemia mista correlata al virus dell’epatite C (HCV). Il 30% degli individui con infezione da HCV manifesta forme di crioglobulinemia mista, che può essere asintomatica o causare vasculiti pericolose per la vita. Il trattamento con interferone e ribavirina riduce la mortalità, ma poco si sa circa gli effetti di DAAs su crioglobulinemia HCV-correlata.

Il primo studio
Nel primo studio, pubblicato su The American Journal of Gastroenterology, Jordan J. Feld e colleghi dell’Università di Toronto, Canada, descrivono la sicurezza e l’efficacia clinica, virologica e immunologica del trattamento della crioglobulinemia mista HCV-correlata (MC ) e della vasculite secondaria a crioglobulinemia mista (MCV). Lo studio retrospettivo includeva 83 pazienti con HCV e MC sottoposti a terapia antivirale con uno dei sette regimi e 582 pazienti con HCV senza evidenza di MC. I tassi di risposta virologica sono stati elevati nei regimi interferon-free (92.4%) e nei regimi interferon-based (82,4%); il 90,4% dei pazienti con HCV e MC mostrava risposte sostenute a 12 settimane (SVR12). Risposte immunologiche complete sono state osservate nel 50% dei pazienti che hanno raggiunto MC SVR12. Dei 18 pazienti MC sintomatici all’inizio, sei hanno avuto risposte cliniche complete, due risposte parziali e 10 nessuna risposta alla fine del trattamento. A SVR12 o SVR24, sette hanno avuto risposte cliniche complete, quattro risposte parziali e sette nessuna risposta. La risposta clinica completa è strettamente legata al raggiungimento di SVR12 e ai risultati immunologici.  “L’attuale studio dimostra che i DAA sono altamente efficaci nel raggiungere SVR e possono avere un impatto significativo sui risultati immunologici e clinici in pazienti con MC – affermano i ricercatori – Tuttavia, forti risposte virologiche non garantiscono risposte cliniche rapide. Tali osservazioni mettono in evidenza che l’HCV-MCV è principalmente una malattia immunologica con un potenziale di disregolazione immunitaria indipendente anche dopo SVR”.

Il commento
Robert G. Gish, epatologo presso la Stanford University, in California, non coinvolto nello studio, afferma che “si tratta di una pubblicazione eccellente che sta mostrando dati che supportano quello che sappiamo dalla pratica clinica: quando si cancella l’epatite C si riduce la generazione di anticorpi legati al virus dell’epatite C e conseguenti complessi immunologici che poi si traducono in danni d’organo gravi”.

Secondo studio
Nel secondo studio, pubblicato su Gastroenterology, David Saadoun e colleghi della Sorbona di Parigi hanno analizzato l’efficacia e la sicurezza di 12 settimane di terapia giornaliera con sofosbuvir e daclatasvir per vasculite crioglobulinemica HCV-associata. Lo studio ha coinvolto 41 pazienti con malattia attiva. Tutti i pazienti hanno raggiunto SVR alla 12ma settimana. Alla 24ma settimana 37 pazienti (90,2%) erano responder clinici completi e 4 (9,8%) erano responder parziali. La crioglobulinemia si è risolta nel 50% dei pazienti. La carenza di vigilanza delle cellule T, l’espansione delle cellule B di memoria, le cellule follicolari T-helper e l’espansione delle cellule Th17 sono migliorate in modo significativo dopo la terapia DAA. Sette pazienti hanno manifestato almeno un effetto collaterale, tra cui stanchezza, nausea, vertigini e insonnia. Non ci sono stati eventi avversi gravi. Secondo Saadoun “queste terapie antivirali accorciano la durata del trattamento contro la vasculite associata ad HCV senza l’uso di steroidi e/o immunosoppressori. La terapia DAA SOFOSBUVIR-Daclatasvir è sicura e in grado di ripristinare l’omeostasi immunitaria nei pazienti con vasculite HCV associata”.

Gastroenterology
The Journal of Gastroenterology
di Will Boggs MD

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

 

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