
Una parte cruciale verso l’obiettivo di un futuro senza emissioni di carbonio riguarda la transizione energetica dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili, come sole, acqua, vento e l’energia delle onde. Molta attenzione è rivolta alle tecnologie fotovoltaiche che usano la luce solare per produrre energia. Negli ultimi decenni, le celle solari sono diventate più economiche, più efficienti e rispettose dell’ambiente, ma importante sarebbe poter integrare i pannelli solari di nuova generazione in finestre, edifici o persino schermi di telefoni cellulari.
Tuttavia ancora non si era riusciti a ottenere pannelli solari completamente trasparenti. I ricercatori hanno provato a superare il problema usando due materiali semiconduttori, per catturare la luce e trasformarla in corrente elettrica, il biossido di titanio, che assorbe la luce Uv, che è una parte dello spettro luminoso invisibile ad occhio nudo, mentre lascia passare la maggior parte della gamma di luce visibile e l’ossido di nichel, che ha un’elevata trasparenza.
La cella solare ottenuta è composta da un substrato di vetro coperto di ossido di metallo, che ha la funzione di elettrodo, in cima al quale sono stati depositati strati dei due semiconduttori e un rivestimento finale di nanofili d’argento, con la funzione di secondo elettrodo. La tecnologia ha dimostrato un’efficienza di conversione del 2,1%, che è considerata abbastanza buona, dato che sfrutta solo una piccola parte dello spettro luminoso. La cella, inoltre, ha mostrato di funzionare anche in condizioni di scarsa illuminazione e far passare il 57% della luce, conferendole un aspetto trasparente. “Anche se questa innovativa cella solare è ancora agli inizi, i nostri risultati suggeriscono che sia possibile un ulteriore miglioramento”, rileva Kim. Il prossimo passo infatti sarà migliorare ulteriormente la sua efficienza.
