
Lo studio
Dallo studio è emerso che a rendere le donne più forti dal punto di vista immunitario sarebbe la presenza nel Dna femminile di due cromosomi X, che definiscono anche l’identità sessuale. Ma proprio questo ‘bagaglio’ in più che le donne hanno in dotazione, un doppio cromosoma X, può essere un’arma a doppio taglio: da una parte, stimolando una maggiore produzione di anticorpi, in particolare le immunoglobuline sieriche, come scrivono gli studiosi “si produce un vantaggio in termini immunitari, mentre gli uomini sono più suscettibili alle infezioni batteriche e virali”.
Dall’altra, però, aggiungono i ricercatori, “una forte risposta immunitaria specifica femminile non è sempre utile e può provocare auto-immunità”. Ecco perché alcune malattie autoimmuni, come ad esempio il lupus, una malattia in cui le difese del corpo attaccano la pelle, le articolazioni e gli organi interni, ha un 85% di probabilità in più di manifestarsi nelle donne rispetto agli uomini. Una prevalenza di donne colpite si ha anche in altre malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide o la sclerosi multipla.
