
Lo studio
Utilizzando i dati dell’assistenza sanitaria del registro TRICARE, il sistema di assicurazione sanitaria del Dipartimento della Difesa Usa, i ricercatori hanno creato una coorte di 6.728 utilizzatori di statine e 6.728 non utilizzatori. E hanno dapprima evidenziato che il gruppo delle statine aveva usato i farmaci per un periodo mediano di 3,7 anni e la maggior parte stava assumendo simvastatina. I risultati dell’analisi ha successivamente evidenziato che, tra gli utenti delle statine, le probabilità di ricevere una diagnosi per dolori e disturbi della colonna e della schiena erano molto elevate (OR 1,27). Un risultato che – secondo Makris – sfida quelli degli studi precedenti che mostravano un effetto protettivo delle statine sulle condizioni muscolo-scheletriche.
Solo uno studio condotto in passato – osservano i ricercatori – aveva registrato un OR di 1,58 per i dolori alla schiena tra gli utenti delle statine rispetto ai non utilizzatori, mentre un altro studio ha riscontrato una maggiore prevalenza del dolore alla schiena nei pazienti trattati con statine senza artrite.”Gli effetti collaterali muscolo-scheletrici, compresi i disturbi della colonna vertebrale, possono influenzare notevolmente la qualità della vita quotidiana per i nostri pazienti. Soprattutto per gli adulti che potrebbero essere più fisicamente attivi, dobbiamo pesare i benefici e i rischi della terapia statinica “, ha concluso Makris.
Fonte: JAMA Intern Med 2017
Anne Harding
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
