
Lo studio
La ricerca di una connessione tra le infezioni e il diabete, di cui l’universitĂ finlandese è stata pioniera, è durata 25 anni, e alla fine si è raggiunto il consenso sull’ipotesi che un enterovirus, il coxsackie, possa infettare le cellule del pancreas che producono insulina, scatenando in soggetti predisposti la serie di eventi biologici che portano alla malattia. Da qui l’idea che un vaccino contro il virus possa diminuire il rischio.
“Sappiamo giĂ che il vaccino che abbiamo messo a punto è efficace e sicuro nei topi – spiega Heikki Hyty, l’autore principale della ricerca – Il prossimo passo sarĂ lo studio nell’uomo. L’obiettivo è sviluppare un vaccino che possa prevenire un numero significativo di casi di diabete di tipo 1 e protegga anche da molte infezioni da enterovirus”.
I test clinici seguiranno l’iter usuale, iniziando prima su pochi adulti per studiare la sicurezza. Nella seconda fase verranno arruolati alcuni bambini per verificare che l’immunizzazione protegge dagli enterovirus mentre una terza, su un numero maggiore di soggetti, cercherĂ di stabilire se il vaccino può diminuire i casi di diabete”.
