
La scoperta è frutto di una ricerca condotta dai ricercatori della Società Italiana di Diabetologia (SID) e presentata al Congresso dell’Associazione europea per lo studio sul diabete (Easd) in corso a Monaco di Baviera. Il diabete mellito, con le sue complicanze, è uno dei maggiori problemi sanitari dei Paesi economicamente evoluti e la sua prevalenza è in continuo aumento, al punto da indurre gli esperti a parlare di epidemia mondiale di diabete.
Nel corso dell’ultimo decennio le conoscenze sulla patogenesi e la storia naturale del diabete sono cresciute notevolmente per quanto riguarda epidemiologia, predizione, funzione delle cellule beta del pancreas e potenziali nuove forme di immunoterapia per salvaguardare quelle ancora attive al momento della diagnosi. “Questi dati si inseriscono in un importante area di ricerca sulla prospettiva sulla possibilità di identificare dei biomarcatori della funzione delle beta cellule pancreatiche – commenta Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) – e di identificare precocemente la malattia”.
