Demenza: i farmaci ad azione anticolinergica possono favorirla

(Reuters Health) – Antidepressivi, farmaci urologici o contro il Parkinson, che agiscono con un meccanismo anticolinergico, sarebbero associati a un aumentato rischio di andare incontro a demenza. A evidenziarlo è uno studio coordinato da Georg Sawa, della East Anglia University di Norwich, nel Regno Unito. I risultati della ricerca sono stati pubblicati dal British Medical Journal.

Lo studio
I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti dal 2006 al 2015 su oltre 40 mila pazienti di età compresa tra 65 e 99 anni colpiti da demenza e su circa 284 mila persone non interessate da questo disturbo. L’assunzione quotidiana di anticolinergici, prescritti da quattro a 20 anni prima della diagnosi di demenza, è stata codificata usando la scala di valutazione Anticholinergic Cognitive Burden (ACB). Complessivamente, a 14.453 individui con demenza e a 86.403 persone senza questo disturbo è stato prescritto almeno un farmaco anticolinergico con un punteggio ACB di 3, ovvero ad attività anticolinergica definita.

I risultati
La demenza è stata associata a un punteggio ACB medio crescente. Però, mentre i farmaci gastrointestinali ad attività anticolinergica con un punteggio ACB di tre non erano legati a demenza, né lo erano gli antiistaminici, a mostrare un collegamento con la demenza sono stati gli antidepressivi, i farmaci urologici e quelli contro il Parkinson. “Il rapporto di probabilità per il rischio di sviluppo di demenza associato a quattro o più anni di uso di antidepressivi è stato di 1,29, mentre per gli urologici è stato di 1,24”, spiega Sawa. Ma la mancanza di un legame con antistaminici e antinfiammatori a livello gastrico “mette in discussione che sia l’effetto anticolinergico stesso a essere responsabile dell’associazione”, sottolinea l’esperto. Inoltre, “non abbiamo confrontato questi farmaci con trattamenti alternativi in specifici gruppi di pazienti in cui il rischio di demenza è più alto o più basso”, sottolineando che i medici dovrebbero comunque prendere in considerazione medicinali alternativi, per lo meno nei pazienti a rischio di demenza.

Fonte: BMJ
Marilynn Larkin
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

Post correlati

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024